giovedì 26 maggio 2011

La Pravda, Famiglia partigiana o "Menzoniero" ?


"Messaggero Veneto" di Giovedì, 26 MAGGIO 2011

Pagina 19 - Cronache
Azzerato il disavanzo nessun aumento di tasse
Con tre anni di anticipo, l'ateneo chiude in positivo e si piazza al 10° posto in Italia
Il rettore Compagno: consegnamo questi risultati alla comunità friulana

di Giacomina Pellizzari

L'università ha risanato il bilancio con tre anni di anticipo rispetto al piano presentato al ministero: il documento consuntivo 2010 chiude con un avanzo di 238 mila 341 euro. Un risultato che consente di mantenere invariate le tasse per gli studenti e di - come ha spiegato il magnifico rettore, Cristiana Compagno - di consegnare un bilancio di tutto rispetto alla comunità friulana» che continua, come ha sempre fatto, a sostenere la sua università. Ma torniamo ai numeri. Dopo diversi anni, l'ateneo friulano ha recuperato 7 milioni 756 mila 416 euro. A tanto ammontava il disavanzo al 31 dicembre 2009. L'ha fatto tagliando 1,7 milioni di spese, recuperando 800 mila euro nella verifica dei crediti e dei debiti e ottenendo dal ministero maggiori entrate (2 milioni di euro) rispetto al preventivato nel piano di rientro. A queste cifre vanno aggiunti 3,5 milioni finanziati dalla Regione, con rate pagata annualmente, per interventi edilizi realizzati in passato, iscritti tra le entrate anche se in cassa arriveranno entro il 2018. «Giuridicamente è stato possibile fare questa operazione perché i decreti regionali rappresentano una garanzia» ha spiegato il direttore amministrativo, Daniele Livon, nel presentare, ieri, a palazzo Florio, l'ultimo suo documento contabile visto che è appena stato nominato direttore dell'università al Miur. Per quanto riguarda, invece, l'aumento di 2 milioni del Fondo di finanziamento (Ffo), il rettore ha sottolineato che si tratta del giusto premio riconosciuto all'ateneo friulano per i risultati conseguiti grazie ai quali si posiziona al decimo posto in Italia. Va detto, però, che il premio non annulla i tagli applicati dal ministero al Ffo, tant'è che se il Fondo 2009 ammontava a 79 milioni 350 mila euro, lo scorso anno è sceso a 76 milioni 268 mila euro. «La distribuzione di importi maggiori del Ffo sulla base dei risultati raggiunti è un segnale positivo che, tuttavia, compensa solo parzialmente il nostro sottofinanziamento storico» ha evidenziato Compagno nel ricordare che l'entità di Ffo asseganta Udine (1,1% di sistema) rimane inferiore di circa il 10% rispetto a quella derivante dal modello premiale (1,23%). «Il vero snodo da affrontare - ha ribadito il rettore - è proprio quello di creare un circolo virtuoso che premi gli atenei più efficienti e capaci di ottimizzare la destinazione dei fondi pubblici a favore della didattica e della ricerca». La cura dimagrante a cui è stato sottoposto l'ateneo, infatti, - ad assicurarlo è sempre il rettore -, non ha penalizzato la ricerca e la didattica. Allo stesso modo non ne risentiranno gli studenti che, a differenza di quanto annunciato da altri atenei, nel prossimo anno accademico, non subiranno aumenti di tasse. «Non abbiamo messo mano nei portafogli di studenti e famiglie - ha concluso il rettore - abbiamo preferito agire sul controllo dei costi».


provincia
UNIVERSITÁ» CONTI IN ORDINE
«L'ottimo risultato finanziario dell'ateneo è merito della capacità manageriale del rettore, degli organi di governo e della comunità universitaria che hanno centrato un difficile obiettivo con senso di responsabilità» così l'assessore provinciale all'Istruzione e componente del cda dell'ateneo, Elena Lizzi (Ln), secondo la quale «efficace si è rivelata anche l'azione sinergica intrapresa da enti e istituzioni territoriali dimostrando di credere nel valore dell'ateneo».

GIOVEDÌ, 26 MAGGIO 2011
 Pagina 19 - Cronache
RICERCA
Ricevuti oltre 19 milioni per l'attività nei laboratori 

L'auspicio è che a seguito dell'applicazione della riforma venga meno il blocco delle assunzioni: il parametro attuale non è adeguato a misurare la sostenibilità finanziaria

«Nonostante il permanere di un quadro finanziario difficile, l'ateneo friulano ha mantenuto elevato il livello degli investimenti finanziari nelle attività di ricerca». Parola di delegato del rettore alla Ricerca, Michele Morgante, il padre della sequenza del Dna della vite, che, ieri, a palazzo Florio, ha snocciolato più di qualche numero. Eccoli: dal 2008 al 2010 i docenti e i ricercatori sono scesi da 745 a 714 unità. Stesso copione per gli assegnisti passati da 226 a 206 unità, mentre i dottorandi sono aumentati da 441 a 462 unità. Lo scorso anno, «per l'attività di ricerca l'ateneo di Udine ha attratto risorse per un totale di 19 milioni 475 mila euro» ha evidenziato Morgante nel far notare che la fonte principale di finanziamenti è stata la Regione (20,8%), anche se pure la quota proveniente dalle aziende private è rilevate. Sfiora, infatti, il 20%. Dal ministero e dall'Unione europea, invece, l'ateneo ha ricevuto il 13% dei finanziamenti destinati alla ricerca. I risultati sono sotto gli occhi di tutti soprattutto per quanto riguarda l'aumento continuo dell'impatto delle pubblicazioni dell'ateneo friulano, un fattore che ha registrato un aumento del 19% rispetto al 2009 e del 45% rispetto al 2007. Una tendenza che la comunità accademica vorrebbe confermare anche nell'anno accademico in corso nonostante si ritrovi con le assunzioni bloccate per effetto del superamento del 90% nel rapporto tra spese fisse e Fondo di finanziamento ordinario (Ffo). «L'auspicio - ha spiegato il magnifico rettore, Cristiana Compagno - è che il ministero renda al più presto operativa la disposizione contenuta nella riforma per ridefinire il limite che, come dimostrano i dati positivi di bilancio, non sembra essere il più adeguato a misurare la sostenibilità finanziaria delle spese di personale». Tra gli obiettivi dell'ateneo friulano c'è anche l'aumento della dimensione internazionale della didattica e della ricerca scientifica, da qui l'arrivo dei "visiting professors" nelle 10 facoltà dei poli scientifico, medico, economico-giuridico e umanistico. A tutto ciò vanno aggiunte le 1.924 mensilità destinate alla mobilità studentesca Erasmus. (g.p.)

 GIOVEDÌ, 26 MAGGIO 2011
 Pagina 19 - Cronache
Blasoni (Pdl): è la conferma che i tagli si possono fare
«Visti i risultati di bilancio presentati dall'università è difficile non fare il confronto tra i due rettori, Honsell e Compagno. Il deficit lasciato dal precedente rettore è stato colmato in soli due anni. C'è da augurarsi che la stessa inclinazione alla spesa senza piena copertura non si annidi anche nel bilancio cittadino». A dichiararlo è il coordinatore comunale del Popolo delle libertà, Massimo Blasoni che ricorda come «il nostro ateneo si stia distinguendo sempre più per l'eccellente equilibrio tra qualità della didattica e aspetti economici e finanziari. È la dimostrazione - prosegue Blasoni - che anche in un momento storico caratterizzato dalle difficoltà della finanza pubblica si possono ottenere risultati d'eccellenza per un ente strategico per la sviluppo economico e sociale della nostra regione». In questo senso, il consigliere regionale udinese, non può evitare di ricordare «l'impegno del centro-destra regionale che ha portato alla revisione dei criteri di riparto dei fondi regionali, superando quel criterio storico che sottofinanziava e penalizzava l'università del Friuli».







Morale della favola: possiamo dormire tranquilli ...

 

1 commento:

  1. Articoli complessi e a cui è difficile rispondere visto la mole di informazioni che sono citate. Alcune domande viene da porre.
    1) ma perchè se siamo così bravi in tutto siamo sempre tra le Università poco virtuose?
    2) perchè la ricerca migliora se i finanziamenti diminuiscono? e quanta della "buona ricerca2 è fatta con finanziamenti ministeriali, regionali et al.
    3) perchè se anche la regione investe in ricerca non ha finanziato le 3e annualità dei progetti regionali LR26?
    4) perchè se siamo così bravi non abbiamo chiesto alla fondazione CRUP di destinare ancora per il 2011/12 parte del budget che da all'università ancora per i visiting professor?
    5) Perchè quel busget non è rimasto per quella destinazione ed invece è servito solo a rientrare più velocemente nel binario della parità con anni d'anticipo?
    6) Perchè per sanare il bilancio abbiamo utilizzato somme che ci verranno, forse (visto il punto 3), fate un prossimo/lontano futuro? facciamo confusione tra un bilancio di previsione ed un consuntivo?
    7) ma come si fa a dire che la ricerca si fa con i tagli? Sappiamo di cosa parliamo? Siamo convinti che l'Università è strategica nei fatti e non solo a parole?

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