venerdì 6 maggio 2011

Camilleri: "Non sono qui per dirvi leggete ma vivete"

"La Stampa" del 30 marzo 2011

«Scendete in piazza per difendere l’istruzione e il lavoro, perché su questi due elementi si fonda il benessere di un Paese e non sul Pil». Con questo invito è cominciato l’incontro che, oggi pomeriggio, Andrea Camilleri ha tenuto con gli studenti dell’Università degli studi di Roma tre.
«La situazione in cui versa l’Italia - ha continuato lo scrittore rivolgendosi ai giovani, che lo hanno accolto con una standing ovation - è simile a quella di una persona che sta precipitando da un grattacelo, ma si consola dicendo ad ogni piano: “fin qui tutto bene”.
A consolarci sono persone che, come Frattini, ci dicono che non dobbiamo soffrire della sindrome dall’esclusione, se l’Italia non partecipa al meeting di ieri, a cui hanno preso parte gli Usa, la Francia, la Gran Bretagna e la Germania».

«All’età di 85 anni mi sembra di vivere in un’epoca dominata dal paradosso», ha rincarato l’autore, per poi aggiungere: «sarà mai possibile che stiamo discutendo sull’importanza della scuola e dell’acqua pubblica, come se fossero prodotti qualsiasi. Tutto questo dimostra la pericolosa deriva democratica in atto. Ho visto con fiducia però la vostra protesta non contro una riforma, ma una contro riforma dell’università che non voleva fare altro che tagliare i finanziamenti».


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