lunedì 4 aprile 2011

Resoconto INCONTRO del 28 marzo e invito al 3° INCONTRO - Lunedì 11 Aprile, ore 17 Aula E (polo Rizzi)

Carissimi colleghi
lunedi' 28 marzo scorso si e' svolto il secondo degli incontri della Comunita' universitaria, programmati con cadenza quindicinale per discutere sulle problematiche indotte dalla Legge 240/2010 e degli argomenti all'esame della Commissione per lo Statuto.

Dopo gli aggiornamenti forniti dai membri della Commissione presenti (Bianchetti, Poli e Zanette), la discussione ha cominciato a svilupparsi a partire dalla critica all'inserimento nello Statuto dei dettagli accurati dell'organizzazione del Nucleo di Valutazione (NdV), proponendo, in alternativa, una formulazione pi ampia che, nel richiamare il rispetto della normativa vigente, rinvii ad uno specifico regolamento. Cio' non per rifiutare la valutazione, ma solo per inquadrare un discorso dettagliato sulle strutture di NdV in un contesto definito di criteri di valutazione, in attesa di formulazione da parte della neoistituita ANVUR.

La riflessione su NdV ha innescato anche altre considerazioni, comunque attinenti alle modifiche statutarie e specificamente riguardanti il significato del ricorso ad esterni, non solo nella valutazione, ma anche per la composizione del CdA. A tal proposito, sono state esaminate le tesi del consulente MIUR Capano che propendono per un massiccio inserimento di esterni come rimedio a possibili "conflitti di interesse" nella gestione affidata ad organismi costituiti in gran parte da interni (vedi file allegato Governance_capano, http://240inpratica.net/assetti-organizzativi/  ).
C'e' da dire che, cosi' facendo, pagheremmo tutti a caro prezzo il discredito prodotto dal malcostume di pochi che, in altra sede, hanno abusato dell'autoreferenzialita'.
Pero', fidarsi in modo esclusivo di una managerialita' esterna appare suicida.

Peraltro, si evidenziava, che le disposizioni della 240/2010 in materia di governance possono essere totalmente disattese da parte di atenei che comprovino la loro indipendenza economica e gestionale dallo Stato e che quindi elaborino propri modelli di gestione (ad esempio, l'Universita' di Trento, http://240inpratica.net/2011/02/25/davide-bassi/  ).

Per cui lunedi' corso il dibattito ha evidenziato come sia possibile concretizzare poche, ma nodali richieste su cui impostare il confronto sulle modifiche dello Statuto, facendo riferimento a snodi strategici come il ruolo e il peso dei dipartimenti, la necessita' meno delle strutture di raccordo, la composizione di SA e CdA, le modalita' di formazione, nomina o elezione, degli organi collegiali, ecc.

Tuttavia il dibattito su questi argomenti chiave, entro l’Ateneo stenta a svilupparsi e la possibilita' che si arrivi a dover approvare, in tutta fretta, una soluzione preconfezionata, per evitare di 'sforare con i tempi', non e' remota.

Il Rettore ha anche invitato i membri della Commissione Statuto a organizzare incontri per scambiare idee e soprattutto ricevere stimoli e suggerimenti per le prossime fasi del lavoro di revisione per cui, oltre alle nostre occasioni di incontro, stanno timidamente costituendosi anche altri momenti di discussione dato che il dibattito tramite Forum dedicato non puo' essere certamente risolutivo.

In tale quadro si aggiungono segnali come:

  • il programmato "Seminario" a Palazzo Florio di Capano (consulente MIUR), del 12 aprile pv, previsto in forma plenaria con la presenza dei membri della Commissione Statuto, del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione;
  • la lettera del Rettore che ci fa 'scoprire' lo sfondamento della soglia del 90%, ampiamente previsto gia' lo scorso anno
  • ( http://qui.uniud.it/notizieEventi/galassia-universita/articolo.2011-03-29.1396905414   );
  • la contrazione del 25% delle immatricolazioni che costituisce un indicature sulla gravita' della crisi economica nel nostro Paese;
  • l'acquiescenza sulle prime conseguenze della riforma in materia di "tetto minimo per assegni di ricerca" e le implicazioni conseguenti all'entrata in vigore della Legge 240 stessa in assenza di risorse integrative dal governo nazionale o regionale ( http://qui.uniud.it/notizieEventi/galassia-universita/articolo.2011-01-31.3462604983  ).
  • il fatto che comincino a circolare i testi dei nuovi Statuti di altri Atenei (ex Legge 240/2010), e che questi vengano considerati come "conservativi" o "innovativi" rispetto la governance, ma che sarebbe invece il caso di leggere considerando  le "caratteristiche" proprie dei singoli Atenei.

Per cui  nella Comunita' accademica c’è chi vorrebbe proporre delle Linee guida (cfr. documento allegato) in modo da inviare un messaggio chiaro a chi sta lavorando sullo Statuto ed evitare i bizantinismi sospetti di lunghe discussioni che consumano solo tempo ed energie preziose.

Infine, Vi segnalo che 'Iniziativa Petizione' vorrebbe puntare direttamente al merito degli aspetti da regolamentare per Statuto, per affermare che:

  • si tuteli la centralita' dei dipartimenti;
  • le questioni didattiche pertinenti ai singoli corsi di laurea vengano affidate ai singoli CCdL;
  • si eviti (o si limiti al max) l'istituzione di strutture di raccordo che riproducano, su scala ristretta ed accentrata, il potere delle facoltଠse del caso attribuendo compiti aggiuntivi ai CCdL e a strutture interdipartimentali per il coordinamento delle attivita' ssistenziali;
  • si limiti al minimo il numero di esterni nel CdA, esterni con profili ben precisi dal punto di vista delle competenze, del curriculum e della irreprensibilita'.
  • si controbilanci il potere del CdA attribuendo importanza maggiore al SA, con maggioranze qualificate da parte dell'organo deliberante qualora la decisione presa sia in contrasto con il parere obbligatorio dell'organo consultivo;
  • si prevedano modalita' rigidamente elettive per la designazione del Rettore e la formazione di Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione, anche per i membri esterni.

Tra i diversi allegati e Link allego il documento fattomi pervenire dai colleghi di 'Iniziativa Petizione' con la formulazione di questi punti, in modo che, eventualmente, possa essere anch'esso oggetto di una piu' matura discussione nel prossimo Incontro della Comunita' Universitaria, lunedi' 11 aprile pv, ore 17:00-19:00, presso l'aula E del Polo Rizzi.

Ricordo che, come al solito, l'incontro aperto a tutti e spero che Vi sia possibile partecipare.

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