sabato 18 giugno 2011

CUN - CRITERI DI VALUTAZIONE E NUOVI SETTORI DISCIPLINARI

Prot. n. 786
Spedito il 9/6/2011

All’On.le Ministro
S E D E

OGGETTO: Proposta su “criteri e parametri per la valutazione” ai fini di cui all’Art 16 comma 3 lettere a) e h) della Legge 30 dicembre 2010, n. 240.

Adunanza del 24.05.2011

IL CONSIGLIO UNIVERSITARIO NAZIONALE
Ribadisce in primo luogo, e in coerenza con i numerosi pareri espressi nel corso degli ultimi anni, l’assoluta necessità e importanza della valutazione individuale e collettiva al fine di mantenere e migliorare la qualità del sistema universitario.
Con specifico riferimento alle valutazioni individuali di cui all’art. 16 della legge 240/10, fermo restando che la responsabilità del giudizio di merito sui candidati, basato sulla valutazione analitica dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche, deve essere pienamente assunta dalle commissioni, il C.U.N. sottolinea che la definizione di criteri generali e di parametri suscettibili di misura quantitativa, noti preliminarmente ai candidati e relativamente stabili nel tempo, contribuisce a far sì che le procedure e gli strumenti valutativi usati dalle commissioni siano trasparenti e condivisi dalle comunità disciplinari.
In particolare i parametri di natura quantitativa, ove opportunamente e accuratamente definiti e misurati, dovranno essere impiegati al fine di definire livelli di soglia per la produzione scientifica, al di sotto dei quali un positivo giudizio di merito possa essere formulato esclusivamente in casi eccezionali, associati a risultati di assoluto valore, la cui peculiarità risulti comprovabile mediante evidenze e attestazioni obiettive.
Il C.U.N. ritiene opportuno specificare preliminarmente il significato attribuito ad alcune locuzioni che saranno impiegate nella propria proposta.

Per “criteri” si intendono elementi di giudizio suscettibili di una valutazione di carattere qualitativo e non necessariamente misurabile.

Per “parametri” si intendono quei particolari elementi di giudizio che sono suscettibili di una
quantificazione e quindi possono essere valutati mediante il risultato di una misura.

Per “indicatori” si intendono gli strumenti operativi mediante i quali è resa possibile la quantificazione e quindi la misurazione dei parametri.

Per “valori di riferimento” si intendono quei particolari valori degli indicatori da adottare come soglie il cui superamento appare necessario (anche se non sufficiente) ai fini del conseguimento di una valutazione positiva.

Il C.U.N. ritiene di poter confermare in toto i criteri generali più volte specificati nei propri documenti e ripresi anche dalla normativa in materia di valutazione individuale (da ultimo con il D.M. di applicazione del comma 7 art. 1 della Legge 9 gennaio 2009 n.1, relativo ai parametri da adottarsi nelle valutazioni comparative per il reclutamento di ricercatori universitari). In estrema sintesi tali criteri sono:

- Originalità, carattere innovativo, importanza e rigore metodologico della produzione scientifica
- Congruenza con le tematiche del settore e/o con tematiche interdisciplinari pertinenti
- Rilevanza della collocazione editoriale e diffusione all’interno della comunità scientifica
- Continuità temporale e intensità della produzione scientifica
- Apporto individuale nei lavori in collaborazione
- Varietà anche interdisciplinare delle tematiche trattate.

Ai fini della valutazione della continuità e dell’intensità della produzione si dovrà tener conto dei periodi di motivata e necessaria interruzione o riduzione dell’attività.
Alla luce di detti criteri, il C.U.N. ritiene che i parametri che devono in generale essere utilizzati ai fini
della valutazione della produzione scientifica individuale, senza particolari distinzioni relative alla specificità disciplinare, siano i seguenti:

a) L’entità complessiva della produzione scientifica e la sua distribuzione temporale.
b) L’impatto di singoli prodotti, nonché l’impatto medio e cumulativo del complesso della produzione, sulla comunità scientifica.
c) La rilevanza nazionale e internazionale (media e cumulativa) della collocazione editoriale della produzione scientifica.
d) Il contributo dato dal candidato all’ideazione e/o conduzione delle ricerche e al conseguimento dei risultati.

Per quanto riguarda la misurazione dei parametri, il C.U.N. ritiene opportuno sottolineare che non è possibile individuare e definire indicatori universali, in quanto la tipologia dei prodotti della ricerca, le modalità di pubblicazione e la disponibilità di basi di dati adeguate sono fortemente differenziate a seconda delle aree disciplinari, e talvolta anche all’interno delle singole aree e dei singoli settori, a causa della peculiarità di specifiche discipline e dell’intrinseca eterogeneità di alcune aree.
In ogni caso gli indicatori prescelti devono essere riconosciuti a livello internazionale, almeno per tutte le aree per le quali è praticabile tale confronto, e devono essere periodicamente riconsiderati e adeguati sulla base dell’esperienza e dell’evoluzione delle metodologie valutative.
In relazione ai valori di riferimento che potrebbero essere assunti come soglia per la formulazione di un giudizio positivo, il C.U.N. ritiene che in sede di definizione di tali valori non si possa prescindere da un’indagine accurata, ove possibile suffragata da dati statistici, delle specificità relative a ciascun settore.
Nelle schede che accompagnano questo documento il C.U.N. si è impegnato a formulare, sulla base delle indicazioni dei Comitati d’Area, proposte sia qualitative che quantitative in merito agli indicatori adottabili e ai loro valori di riferimento, distinte per area (e quando necessario per settore), con livelli di articolazione e di specificazione che, per le oggettive difficoltà sopra segnalate, non sono necessariamente gli stessi per tutte le aree.
Il C.U.N. rileva infine che, anche in quei settori in cui è più consolidato l’utilizzo di indicatori bibliometrici come ausilio alla formulazione di giudizi di merito scientifico, la mancanza di una validazione di tali indicatori potrebbe costituire un oggettivo ostacolo al loro impiego.
A tale proposito il C.U.N. ritiene che i valori di riferimento degli indicatori bibliometrici debbano essere validati, anche sulla base di una attenta valutazione delle proposte contenute nel presente documento, dall’ANVUR, in quanto soggetto istituzionale titolato ad accreditare anche sul piano tecnico procedure valutative applicabili al sistema universitario e alle sue componenti.

IL SEGRETARIO                         IL PRESIDENTE
(firmato ZILLI)                               (firmato LENZI)

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Criteri, parametri e indicatori per l’abilitazione scientifica nazionale

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