giovedì 25 ottobre 2012

SU LA TESTA RICOMICIO DA TE

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 "Le stesse università di Oxford e di Cambridge, che a detta di Adamo Smith erano corrotte e inefficienti, si rinnovarono ed ebbe inizio quello sviluppo che ora tutti conoscono. 
Fu un piccolo gruppo di Puritani (quarantadue) che nel 1620 s’imbarcò sulla nave «Mayflower» per andare in America, nel New England, per trovare la libertà (in patria erano perseguitati).
Fondarono una comunità che escludeva ogni vincolo feudale per le terre e dava preminenza alla cultura (ne parlano a lungo Smith e Tocqueville). 
Senza i Puritani, gli Stati Uniti non sarebbero oggi quello che sono, compresa la forza militare, che è prodotta dalla cultura. (Ciò non toglie che l’America di Bush non mi piace affatto, ma non durerà.) 
Il New England condizionò in seguito lo sviluppo del Nord degli Stati Uniti, mentre nel Sud andarono – com’era la regola nelle colonie – gli avventurieri, per far soldi prima con le miniere e poi con le produzioni tropicali, dove impiegarono largamente gli schiavi neri.
L’esempio inglese dei Puritani può rincuorarci?
Sì, se però ci rendiamo conto che ci dovremo dare da fare con grande impegno e a lungo, per uscire dall’abisso di abiezione in cui siamo precipitati. 
In Italia un substrato di civiltà esiste: in alcune categorie sociali, specialmente tra i contadini medi e fra certi strati di operai e di piccoli imprenditori, ci sono persone che possono aiutare la ripresa. 
Occorrono però gli intellettuali: in tutti i paesi ci sono i servi, gli opportunisti e gli intellettuali che si espongono. 
Questi ultimi da noi sono assai più rari che nei paesi civili. 
La speranza è che, man mano che lo stato di abiezione in cui oggi ci troviamo diviene evidente a tutti, cresca il numero degli intellettuali disposti a rischiare, e che si facciano vivi, dopo aver tanto sofferto, tutti coloro che, nella politica e nella società civile, si oppongono a Berlusconi e ai berlusconiani di ogni tendenza: solo così potremo riprendere il cammino dell’incivilimento."

Paolo Sylos Labini

 


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