mercoledì 25 luglio 2012

SALVARE L’UNIVERSITà: APPELLO UNITARIO – INIZIATIVA NAZIONALE

ADI, ANDU, CISL-Università, CONFSAL-SNALS-CISAPUNI, CoNPAss, FLC-CGIL, LINK, RETE29Aprile, SUN, UDU, UGL-INTESA-FP, UIL RUA e USB-Pubblico impiego hanno lanciato un APPELLO per salvare e rilanciare l’Università.

Nell’APPELLO “le Organizzazioni e le Associazioni universitarie denunciano ancora una volta lo stato di estrema criticità in cui versa l’Università italiana, aggravata dal recente Decreto Legge sulla spending review.”

Si criticano, in particolare, gli “interventi ministeriali” e gli “immensi poteri dell’ANVUR” e si denunzia un ”attacco al valore legale dei titoli di studio”, la ”ulteriore riduzione del diritto allo studio” e “il mantenimento del blocco delle assunzioni in ruolo e delle carriere”.

Si sviluppa una puntuale analisi e si avanzano precise proposte per “rapidamente modificare le norme sull’Università nella direzione opposta a quella finora seguita”.

Infine le Organizzazioni e le Associazioni universitarie chiedono “a tutte le forze politiche e alla società civile un confronto sulle questioni” “poste anche in vista della prossima scadenza elettorale che si augura possa portare alla costituzione di un Parlamento e di un Governo che non ascoltino soltanto coloro che hanno interesse allo smantellamento dell’Università statale.”

Le Organizzazioni e le Associazioni universitarie torneranno a riunirsi ai primi di settembre anche per promuovere “una iniziativa nazionale entro la fine di settembre”.

 

domenica 22 luglio 2012

FRANCIA : cosa ha fatto Hollande in 56 giorni di governo

Magari fosse vero
Ecco cosa ha fatto Hollande (non parole, fatti) in 56 giorni di governo:  ha abolito il 100% delle auto blu e le ha messe all’asta;  il ricavato va al fondo welfare da distribuire alle regioni con il più alto numero di centri urbani con periferie
dissestate.

Ha fatto inviare un documento (dodici righe) a tutti gli enti statali dipendenti dall’amministrazione centrale in cui comunicava l’abolizione delle “vetture aziendali” sfidando e insultando provocatoriamente gli alti funzionari, con frasi del tipo “un dirigente che guadagna 650.000 euro all’anno, se non può permettersi il lusso di acquistare una bella vettura con il proprio guadagno meritato, vuol dire che ètroppo avaro, o è stupido, o è disonesto. La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure”.
 

Touchè. 
 
Via con le Peugeot e le Citroen.
345 milioni di euro risparmiati subito, spostati per creare (apertura il 15 agosto 2012)  175 istituti di ricerca scientifica avanzata ad alta tecnologia assumendo 2.560 giovani
scienziati disoccupati “per aumentare la competitività e la produttività della nazione”.

Ha abolito il concetto di scudo fiscale (definito “socialmente immorale”) e ha emanato un urgente decreto presidenziale stabilendo un’aliquota del 75% di aumento nella tassazione per tutte le famiglie che, al netto, guadagnano più di 5 milioni di euro all’anno.
Con quei soldi (rispettando quindi il fiscal compact) senza intaccare il bilancio di un euro ha assunto 59.870 laureati disoccupati, di cui 6.900 dal 1 luglio del 2012, e poi altri 12.500 dal 1 settembre come insegnanti nella pubblica istruzione.

Ha sottratto alla Chiesa sovvenzioni statali per il valore di 2,3 miliardi di euro che finanziavano licei privati esclusivi, e ha varato (con quei soldi) un piano per la costruzione di 4.500 asili nido e 3.700 scuole elementari avviando un piano di rilancio degli investimenti nelle infrastrutture nazionali.

Ha istituito il “bonus cultura” presidenziale, un dispositivo che consente di pagare tasse zero a chiunque si costituisca come cooperativa e apra una libreria indipendente assumendo almeno due laureati disoccupati iscritti alla lista dei disoccupati oppure cassintegrati, in modo tale da far risparmiare soldi della spesa pubblica, dare un minimo contributo all’occupazione e rilanciare dei nuovi status sociale.

Ha abolito tutti i sussidi governativi a riviste, rivistucole, fondazioni, e case editrici, sostituite da comitati di “imprenditori statali” che finanziano aziende culturali sulla base  di presentazione di piani business legati a strategie di mercato avanzate.

Ha varato un provvedimento molto complesso nel quale si offre alle banche una scelta (non imposizione):
chi offre crediti agevolati ad aziende che producono merci francesi riceve agevolazioni fiscali, chi offre strumenti finanziari paga una tassa supplementare: prendere o lasciare.

Ha decurtato del 25% lo stipendio di tutti i funzionari governativi, del 32% di tutti i parlamentari, e del 40% di tutti gli alti dirigenti statali che guadagnano più di 800 mila euro all’anno. Con quella cifra (circa 4 miliardi di euro) ha istituito un fondo garanzia welfare che attribuisce a “donne mamme singole” in condizioni finanziarie disagiate uno stipendio garantito mensile per la durata di cinque anni, finchè il bambino non va alle scuole elementari, e per tre anni se il bambino è più grande. Il tutto senza toccare il pareggio di bilancio.

Risultato: ma guarda un po’: SURPRISE!!:
 
Lo spread con i bund tedeschi è sceso, per magia.
E’ arrivato a 101 (da noi viaggia intorno a 470).
L’inflazione non è salita.
La competitività e la produttività nazionale è aumentata nel mese di giugno per la prima volta da tre anni a questa parte.

Hollande è un genio dell’economia?

No.
E’ una persona normale.
E’ un socialista normale.
E’ una persona di sinistra normale.