"In questo lungo periodo si sono moltiplicati le dichiarazioni, le mozioni, i pareri, le proposte, elaborati sia da singoli docenti, sia da gruppi o da associazioni di docenti, sia da Facoltà. Ma finora non si è avuto nessun risultato.
Negli ultimi mesi c’è stata invece una campagna denigratoria contro tutti i professori, indiscriminatamente, alla quale – è triste dirlo – numerosi uomini politici hanno prestato ascolto.
È tipico segno di maturità culturale e civile quello di saper differenziare e mantenere l’equilibrio critico, sceverando ciò che dipende dai singoli e ciò che dipende dall’intera struttura e respingendo le rozze generalizzazioni e le esasperazioni demagogiche.
Purtroppo, lo spettacolo offerto di recente da una certa parte dell’opinione pubblica e della classe politica, sotto questo aspetto, è stato assai poco confortante.
Si sono sentiti ripetere fino alla nausea slogans sull’autoritarismo dei professori: l’arroganza del potere di un pugno di baroni avrebbe ridotto in condizione di schiavitù o per lo meno di servaggio una schiera di studenti indifesi o di poveri assistenti.
Un tale quadro è, naturalmente, una pura caricatura.”
da Francesco Sylos Labini
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