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COORDINAMENTO PER L'UNIVERSITA' PUBBLICA

In questi mesi, parallelamente allo svolgimento dei lavori della Commissione statuto, la "Comunità universitaria" e "Iniziativa petizione", con un approccio critico costruttivo, hanno promosso numerosi incontri tesi a promuovere il dibattito sui temi più delicati connessi al processo di "riforma" e suo recepimento locale.
A nostro avviso, con l'inoltro al MIUR dello Statuto adeguato alla Legge 240/2010 si è chiuso un triste capitolo per la vita della nostra Comunità accademica: i lavori si sono svolti formalmente in modo ineccepibile, ma si è privilegiata la tempistica rispetto al far maturare forme di concreta partecipazione, condivisione e coinvolgimento.
Inoltre se è vero che la Commissione statuto ha lavorato intensamente sui principi e sui vincoli di legge e istituzionali, è anche vero che l'articolato è stato inoltrato rispettando a mala pena la tempistica di rito, solo ai membri degli organi istituzionali che avrebbero dovuto approvarlo (CdA e SA) e a tutt'oggi sono ben pochi i colleghi che dispongono della versione finale.
E' chiaro che si è osteggiato l'approccio partecipativo per timore di condizionare le decisioni che in futuro pochi potranno prendere limitando al massimo forme di espressione critica. Per cui si percepisce il rischio che in futuro decisioni che riguardano l’Ateneo possano anche essere prese sopra le teste di chi opera al suo interno perseguendo una visione puramente astratta e aziendalistica che poco o nulla ha a che fare con l'idea di “Università come bene pubblico”. Per promuovere tale approccio alternativo è stato istituito il "Coordinamento per l'Università pubblica".

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