Testo tratto da: http://www.guidafinlandia.it/vita-finlandia/studiare-in-finlandia/studiare-finlandia/
Studiare in Finlandia: numerose possibilità di studio anche agli stranieri, a costi praticamente nulli.
Non ci sono tasse per studiare in Finlandia
L’educazione superiore in Finlandia è gratuita per tutti, e questo è un grosso incentivo alla mobilità internazionale.Sono molti infatti gli studenti di Paesi dove frequentare l’università è un privilegio dei più abbienti.
Il costo della vita è molto alto in Finlandia, e per risiedere a lungo nel Paese è necessario dare conto (questo almeno in teoria) alle autorità della possibilità di provvedere alle spese di base senza pesare sulle strutture sociali del Paese.
A meno di essere sponsorizzati da genitori o parenti, è necessario sostenersi trovando un impiego.
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Il sussidio agli studenti
Gli studenti finlandesi godono di un sussidio (opintotuki) che lo Stato da loro per incentivare (o rendere possibile) l’educazione superiore. Questo sussidio è diviso in due parti, una borsa di studio fissa (opintoraha) ed una variabile in relazione all’affitto che si paga (asumistuki). Per cui se uno studente vive con i genitori o possiede un appartamento proprio prende solo l’opintoraha, mentre se paga un affitto prende tutti e due.L’asumistuki ovviamente non copre tutto l’affitto: fino ai 252€ viene coperto l’80% della quota, tutto quello che supera la soglia deve essere sborsato dallo studente.
Il totale massimo di opintotuki che si può ricevere è 470€ al mese per un totale massimo di 55 mensilità. Con una somma del genere coprire le spese di base è molto difficile (a Helsinki poi, dati gli affitti alti, è praticamente impossibile), per cui quasi tutti gli studenti lavorano part-time o ricevono un prestito per studenti, garantito dallo Stato.
Gli studenti stranieri ovviamente non ricevono il sussidio… a meno di essere cittadini europei e di avere risieduto nel Paese per due anni per motivi non legati all’educazione (ad esempio per lavoro) prima di iniziare a studiare.
Test d’ingresso all’università in Finlandia
Se è vero che l’Università è gratuita, c’è da aggiungere che non è propriamente aperta a tutti.Innanzitutto la lingua d’istruzione ufficiale, almeno all’Università, è il finnico, e per alcuni corsi di laurea è previsto anche lo svedese.
Esiste solo una manciata di corsi di laurea la cui lingua di insegnamento è l’inglese, e si tratta di lauree a contenuto molto specialistico.
Per i corsi di laurea in lingue moderne è necessario avere inoltre una conoscenza approfondita della lingua in questione (a meno che si tratti di una lingua asiatica o africana).
La situazione migliora nelle facoltà scientifiche, dove è possibile concordare con l’insegnante della letteratura in inglese.
L’ultima parola spetta sempre al singolo docente, per cui non è possibile dare indicazioni generali.
Nei Politecnici e nelle scuole applicate al contrario esistono numerosi corsi di laurea in inglese, gettonatissimi dagli studenti stranieri.
È ovviamente possibile mettersi d’accordo con i singoli professori per preparare gli esami con letteratura in inglese, ma ciò è a discrezione dei docenti.
Infine, a limitare l’accesso ai corsi di laurea ci pensano gli esami d’ammissione.
Per poter entrare in una qualsiasi Università o Politecnico è necessario superare un esame d’accesso che verte sulla materia del corso di laurea o sulle discipline accessorie.
Molto spesso vengono indicati anche i testi da studiare per le prove d’accesso.
Tutte le informazioni riguardo agli esami sono comunicate in largo anticipo dalle segreterie a coloro che vengono invitati a partecipare alle prove.
La selezione è generalmente molto dura: in palio ci sono solo pochi posti per ogni corso di laurea, e non è cosa inaudita sentire che qualcuno ha provato 4-5 volte ad entrare in una scuola o in un corso di laurea particolarmente ambito.
Alcune università (come quella di Helsinki), per alcuni corsi di laurea prevedono delle quote per stranieri e organizzano prove di accesso in inglese.
Le quote sono comunque piuttosto basse e i requisiti in termini di punteggio sono leggermente più alti rispetto a quelli degli studenti finlandesi.
In particolare vige la regola che, per essere ammesso, lo studente straniero deve totalizzare nella prova di selezione un punteggio non inferiore a quello totalizzato dall’ultimo nella graduatoria degli studenti ammessi al corso di laurea.
L’accesso alle lauree di secondo livello per uno studente straniero solitamente non comporta un esame di accesso, ma è previsto un altro tipo di selezione che dipende largamente dal regolamento interno della Facoltà.
Solitamente è richiesta una lettera di presentazione da parte di un docente dell’Università in cui ci si è laureati, ma è anche possibile che si venga invitati ad un colloquio sulla cui base viene decisa l’idoneità del candidato ad entrare nell’Università.
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